domenica 29 luglio 2012

Musica contro l'abbandono!

L'abbandono degli animali domestici durante l'estate è un problema molto discusso, ma che ogni anno causa la morte di molte vittime innocenti.
La musica, esattamente come internet, è un ottimo metodo di comunicare le proprie idee a tutti. Nonostante anche la musica, ai giorni nostri, (l'arte è lo specchio delle civiltà) sia spesso priva di valori e significati, ci sono eccezioni, gocce nell'oceano che si distinguono per il loro impegno sociale e comunicativo. Una di queste è la goccia Ska-P, band ska-punk spagnola che da anni continua a gridare al mondo le proprie idee.
Al di la dei contenuti politici di alcuni testi (non è certo mio obbiettivo aprire un dibattito di questo tipo, anzi, me ne guardo bene), altre canzoni, come quella riportata qui sotto, affrontano temi apolitici ma comunque molto impegnati.
A dimostrazione di ciò, vi propongo un brano scritto contro il maltrattamento e l'abbandono dei cani, spero vi possa piacere. Riporto in seguito il testo tradotto, mentre l'originale in spagnolo è scorre scritto nel video.
Riporto qua sotto il testo tradotto:

INSENSIBILITA'

E' Natale, voglio comprare al mio bambino qualcosa di speciale,
un animale, un cucciolo con cui possa giocare,
lo hanno separato dalla madre appena nato e lo hanno messo in quella cazzo di urna di vetro,
usare e gettare, scalda l'estate,
lo devo abbandonare
nessuno gli ha mai detto che la strada sarebbe diventata la sua fredda e fedele compagna,
nessuno gli ha mai detto che sulla strada sarebbe morto sventrato nel fosso
migliaia di animali sono le vittime mortali
di alcune menti anormali che non hanno sensibilità!
sensibilità!
Morire sotto le ruote di un camion, fare da carne da macello, da combattimenti clandestini,
orrende sessioni di dolore
bastarde sperimentazioni con totale impunità
dietro il vetro, sull'autostrada, tu lo vedi vagabondare
senza riposarsi continua a cercare la sua vecchia casa
Un ululato mi scosse nella notte, sotto le ruote di un maledetto camion
non è la fine, domani ricomincerà la stessa storia da un'altra parte
come fai ad abbandonare un amico così leale sapendo qual'è il suo finale?
Maledico la persona che è capace di maltrattare un animale
che irresponsabilità

giovedì 26 luglio 2012

Groenlandia...come neve al sole!

In questo periodo mi sono occupato molto della situazione (tragica) dei ghiacci Artici, e il post che scrivo oggi purtroppo è l'ennesima cattiva notizia a riguardo al tetto del mondo.
La NASA ha pubblicato tramite internet una foto a dir poco drammatica; come potete osservare qui sotto, in pochi giorni del mese di luglio la Groenlandia ha subito una forte riduzione di territorio ghiacciato; l'8 di questo mese la superficie sciolta era pari al 40% del totale, ma in soli 4 giorni la situazione è precipitata, arrivando al livello record di 97% del 12 luglio.
La superficie sciolta è indicata nella foto sottostante dal colore rosa.


Ma non è tutto; un altra foto dei giorni scorsi mostra quanto sia critica l'attuale condizione della Groenlandia. Infatti, tra il 16 e il 17 del mese corrente, dal ghiacciaio Petermann si è staccato un iceberg grande circa 120 km quadrati, ossia 2 volte la grandezza dell'intera Manhattan!


Queste sono solo le ultime conseguenze del riscaldamento globale, causato dai consumi dell'uomo. E, se non cambieremo al più presto il nostro stile di vita, abbandonando fonti inquinanti e sprechi, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente.

martedì 24 luglio 2012

Letture verdi (4)


Mauro Corona - Storie del bosco antico

Riguardo alla figura di Mauro Corona mi sono già occupato in un post precedente (Letture verdi (3)): consiglio a chiunque non lo conosca si faccia una piccola ricerca o vada al link che ho scritto.
Detto questo, posso occuparmi di un altro suo libro, che ho letto qualche settimana fa, Storie del bosco antico; una raccolta di piccole fiabe, ognuna che lascia un piccolo insegnamento, al di là della storia in se.


Questo libro ci insegnerà, tramite le sue storielle, il carattere di diverse specie di animali, narrati da uno che ha passato buona parte della vita in contatto con i boschi della sua terra (il Friuli-Venezia Giulia) e imparando piano piano a conoscerli, come amici, accettando pregi e difetti di ogni essere vivente che li popolava. In questo breve libretto Mauro Corona offre una spiegazione fantasiosa su varie capacità, caratteristiche e particolarità degli animali, veri e propri miracoli della natura, di cui forse ci sentiamo abituati e di cui forse non riusciamo più a sorprenderci, essendo immersi quotidianamente in un mondo che considera la Natura solo come fonte di materie prime da sfruttare, e non capisce che l'uomo, nella sua piccolezza, prepotenza e superbia, non è altro che parte di essa, e che distruggendola danneggia anche a se stesso.

Questo è un libro per ogni età, a condizione che il lettore sia in grado di sognare; qualità, quest'ultima, che sembra essere sempre più rara.

sabato 21 luglio 2012

Si agli orsi polari, No al petrolio

L'Artico, come è noto, è nel mirino dei governi e delle compagnie petrolifere a causa delle sue scorte di combustibili fossili.
Negli ultimi 30 anni, come ho spiegato tramite un video in un post precedente (Scioglimento dei ghiacci inarrestabile...o no?) la superficie dei ghiacci artici si è spaventosamente ridotta, per via del riscaldamento globale e dell'effetto serra. La trivellazione di quella zona sarebbe la sua condanna a morte; significherebbe scioglimento totale dei ghiacci rimasti, con conseguente ulteriore innalzamento della temperatura globale e del livello del mare; significherebbe estinzione sicura per moltissime specie animali, come gli orsi polari, che perderebbero il loro habitat naturale.

L'orsetto Knut
Tutti eravamo rimasti affascinati dalle immagini di Knut, il famoso cucciolo di orso polare dello zoo di Berlino, si era scatenato un vero e proprio fenomeno mediatico intorno a quel bellissimo esemplare. Perchè, allora tutti erano conquistati da quel cucciolo, e ora che l'intera sua specie è in pericolo per colpa dell'uomo solo in pochi ne parlano? Perchè la televisione non se ne occupa?

Lo zio di Knut
E poi, vale davvero la pena di trivellare l'Artico? E' davvero necessario continuare a distruggere il pianeta per portare avanti il nostro sporco sistema economico, che per giunta è già al collasso? Il petrolio a disposizione in quelle zone è pari al consumo globale di 3 anni. Non è forse più intelligente pensare che, siccome i combustibili fossili sono una risorsa limitata, presto o tardi dovremo comunque rinunciare ad essi? Non è forse meglio incominciare a costruire un nuovo sistema economico, basato non sul consumismo ma sull'utilizzo cosciente delle risorse, non sui combustibili fossili ma  sulle energie rinnovabili, non sullo spreco ma sul riciclo? Tutto ciò non è forse più conveniente per l'uomo e per il pianeta?

Intanto la campagna di Greenpeace per salvare l'Artico non si ferma! Nonostante l'obbiettivo iniziale di un milione di firme sia già stato raggiunto, ora l'associazione ambientalista ha deciso di alzare il tiro; il nuovo obbiettivo è arrivare a quota 2 milioni! Del resto, l'unione fa la forza, e quindi più gente si unisce in difesa dei ghiacci del Nord meglio è! Dobbiamo essere noi a cambiare le cose, i governi e le multinazionali sono troppo attaccati ai loro interessi. Non dobbiamo più stare al loro gioco, possiamo scegliere noi il nostro futuro. La raccolta firme di Greenpeace è un'opportunità per farsi sentire, per dire che si è contro il petrolio e che si vuole invertire la rotta.

FIRMA QUI PER SALVARE L'ARTICO

mercoledì 18 luglio 2012

Un pomeriggio di fuoco

Ieri pomeriggio ero in giro con dei miei amici, tutti infervorati nei preparativi di una serata in spiaggia in compagnia, quando davanti ai nostri occhi passa un canadair diretto verso il mare. Il mio primo pensiero è stato "m***a, un incendio!"
Ed effettivamente, quell'intuizione (non particolarmente difficile, come si può capire) si è rivelata corretta. Come sono arrivato a casa mi sono informato, scoprendo così che le fiamme si sono sviluppate nella località di Ciaixe, nell'entroterra tra Camporosso e Ventimiglia.
L'incendio, durato a lungo, è stato comunque domato.
Sono almeno 4 gli ettari di bosco devastati dal fuoco; oltre a questo, una volontaria si  è gravemente ferita cadendo da un'autobotte da un'altezza di circa 3 metri.

Non si conoscono ancora le cause dell'incendio, ma è un dato di fatto che tutti gli anni, grazie all'incuria, al caldo e a gesti sconsiderati, mandiamo in fumo buona parte di quel poco verde che ci rimane in Italia.
Come sapete, nei giorni scorsi gravissimi roghi hanno incenerito parte delle foreste in Sicilia, e ora è la Liguria ad essere colpita, sebbene in misura nettamente inferiore.
E, complice il caldo di questi giorni, il pericolo di incendi resta alto.

sabato 14 luglio 2012

Scioglimento dei ghiacci inarrestabile...o no?

Questo video illustra perfettamente lo scioglimento dei ghiacci del polo nord negli ultimi anni per causa dell'uomo. E' sorprendente osservare di quanto sia diminuita la superficie in soli 27 anni. E se non si fa niente per contrastarlo, il problema continuerà ad aumentare, in particolare adesso che le compagnie petrolifere hanno gettato gli occhi sull'Artico, con l'infima speranza di trivellarlo da cima a fondo.
Per fortuna c'è chi si oppone e resiste per non far diventare il nostro pianeta una sorta di gruviera: Greenpeace ha aperto una campagna per di raccolta firme (obbiettivo 1 milione) per ottenere una zona protetta nei ghiacci del polo nord. Io ho già aderito alla loro campagna, per chi volesse farlo questo è il link per firmare.

Per saperne di più, leggi anche Salviamo l'Artico!

giovedì 12 luglio 2012

Decrescita, l'unica via di uscita

"Oggi, quando si parla di economia, di consumi e di rifiuti, sembra che parole come "troppo" e "abbastanza" siano censurate o addirittura abolite: stiamo smarrendo il senso del limite.
Molti segnali, a cominciare dalla crisi climatica, ci dicono invece che è necessario cambiare rotta e passare dalla illogicità del continuo aumento dei consumi alla logica sobrietà della sufficienza.
L'umanità nel suo insieme deve arrivare a capire che si può arrivare "fin lì, ma non oltre" e che ognuno di noi deve imparare a limitarsi, a dire "mi basta".
Dicendo "ne ho abbastanza" si rispetta un vincolo ecologico e si afferma anche un valore sociale. Non si tratta di idealismo, ma di necessità.
A dire il vero il concetto di limite fa già parte della coscienza individuale: anche se vado pazzo per la cioccolata, so bene che se ne mangio 3 kilogrammi mi faccio male, quindi cerco di contenermi. E' sorprendente però che il senso del limite non sembri far parte della coscienza collettiva: aumentare i consumi, di qualsiasi tipo, è considerata sempre e comunque un'ottima cosa. Politici, economisti e sindacalisti lo ripetono sempre con maggiore ossessione, con aria ispirata: la società nel suo complesso deve aumentare i consumi.
C'è da chiedersi dove vivano queste persone e di quale mondo stiano parlando. Molte delle nostre case sono piene di tutto il superfluo possibile, tanto che fare regali risulta spesso un incubo: tutti hanno tutto."


Questo brano è tratto da "Energia per l'astronave terra" di Nicola Armaroli e  Vincenzo Balzani. Per saperne di più sul libro, vedi Letture verdi (2). Per conoscere meglio invece i valori della decrescita e capire bene cosa essa sia, consiglio Letture verdi

martedì 10 luglio 2012

Avanti tutta nel fotovoltaico!

Il fotovoltaico in Italia continua a migliorare e aumentano gradualmente i risultati della sua corsa: nei primi sei mesi dell'anno in corso infatti è già stata prodotta la stessa quantità di energia solare ottenuta durante tutto il 2011; ciò significa un incremento sicuro e consistente nella produzione totale del 2012 se confrontata con quella dell'anno passato.
Difficile fare stime precise dell'aumento totale rispetto all'anno scorso, dipendendo dalle condizioni climatiche e dal possibile (e probabile) incremento del numero di pannelli fotovoltaici da qui al gennaio prossimo.

A mio giudizio, questo è l'ennesimo risultato che dimostra l'efficienza delle energie alternative e che dovrebbe spingere le autorità a investire maggiormente su esse, invece di tentare squallidi rilanci del nucleare o delle centrali a carbone.






Se ti è interessato, leggi pure Fotovoltaico nel 2011, boom in Italia

domenica 8 luglio 2012

La fattoria del futuro (2)

Questo è il secondo dei 6 video intitolati "una fattoria per il futuro", dove Rebecca Hosking, naturalista inglese, spiega l''attualissimo problema della dipendenza dai combustibili fossili nella nostra società, e in particolare legato all'agricoltura, e di conseguenza a ciò che mangiamo.
Buona visione a tutti!

Avete perso la prima parte? La fattoria del futuro (1)

venerdì 6 luglio 2012

Il Giappone riapre il nucleare

Sembra assurdo, eppure è così.
Il 1 luglio il terzo reattore della centrale di Ohi è stato rimesso in funzione per volontà del governo giapponese: è finito così il periodo di stop al nucleare in terra nipponica, col quale i giapponesi speravano fortemente di aver chiuso una volta per tutte con l'energia derivata dalla rottura dell'atomo.
Inoltre, lo stesso giorno si è verificato un piccolo inconveniente alla centrale di Fukushima, per fortuna senza conseguenze, ma che ha riacceso la paura in Giappone.
Forti le proteste dei cittadini: l'opinione pubblica è fortemente orientata contro il nucleare, per ovvi motivi dopo tutto ciò che è accaduto, ma il governo sembra non curarsene, e gradualmente procederà con la riapertura di nuove centrali.

Se ti è piaciuto, leggi anche Fukushima? Colpa del governo giapponese

mercoledì 4 luglio 2012

Salviamo l'Artico!

In rete è iniziata una nuova campagna di Greenpeace, intitolata Save the Artic, per protestare contro lo scioglimento dei ghiacci polari e la conseguente scomparsa dell'habitat naturale di molte specie animali, come ad esempio l'orso polare, diventato simbolo di quest'iniziativa. Il movimento denuncia inoltre il comportamento meschino delle compagnie petrolifere, come la Shell, fortemente interessate a trivellare la superficie del Polo Nord per i  propri interessi; già quel territorio si è drasticamente ridotto negli ultimi anni, causa i cambiamenti climatici, e lo sfruttamento petrolifero sarebbe il colpo del definitivo K.O.
Partecipare è facile, basta andare sul sito di Greenpeace e firmare per promuovere le loro azioni. L'obbiettivo è raggiungere 1 milione di firme. Io ho già firmato, e tu?


martedì 3 luglio 2012

Reportage da Tolone

Chi mi conosce lo sa bene: amo viaggiare. E da ogni viaggio mi resta sempre qualcosa in più, naturalmente.
Con questo post voglio condividere alcune fotografie che ho scattato in una delle mie ultime tappe: Tolone.
Ma cosa c'entra la città militare del sud della Francia con questo blog che, come sapete, si occupa di natura e ambiente? Apparentemente nulla. In realtà, a nord di Tolone sorge il monte Faron, che mi ha offerto in quei giorni ottimi momenti. Il monte, che offre l'opportunità di visitare il Memorial sulla Seconda Guerra Mondiale (fortemente consigliato a chi passasse da quelle parti) e di osservare l'incredibile panorama della città marittima che sorge ai suoi piedi, è caratterizzato dalla tipica flora provenzale, costituita da bassi arbusti, siepi, terreno secco e sassoso, con gli alti pini marittimi a giocare la parte di padroni della scena.
Molto caratteristico e tenuto con cura, ottimo per un buon pomeriggio di tranquilla passeggiata nel verde, tappa obbligata per chiunque si fermi da quelle parti.







lunedì 2 luglio 2012

Letture verdi (3)


Mauro Corona - Le voci del bosco

Qualcuno di voi, leggendo il nome Corona, potrebbe pensare che il caldo sole di questi giorni mi ha fatto brutti scherzi...tranquilli, il personaggio in questione non fa parte del mondo patinato del gossip e dello spettacolo, anzi, possiamo affermare senza dubbio alcuno che non ha proprio niente a spartire con esso.
Mauro Corona infatti è un uomo sfuggente e saggio: alpinista, scultore, scrittore, originario della valle del Vajont, luogo di ambientazione della maggior parte delle sue storie, nella vita si è lasciato trasportare dall'amore la natura, ascoltando gli spiriti delle foreste, conoscendo in silenzio ogni respiro di ciò che lo circonda, e che trasmette al mondo tramite i suoi libri, opere che trasudano di sapienza e di esperienza.

Questo libro è solo una delle sue tante sculture i ambito letterario. Corona, invece di scolpire direttamente il legno, incide le sue parole su carta, derivato del primo elemento, a lui così tanto caro. La dimostrazione dell'affetto dell'autore nei confronti di questo materiale è evidente, oltre che dalla sua biografia, fin dalle prime pagine del suo libro.
Come si intuisce dal titolo, il contenuto è frutto di una grande saggezza, risultato di ascolto e osservazione degli alberi che popolano le foreste friulane a lui così famigliari.
L'autore infatti, in tutto il corso del libro, descrive albero dopo albero, paragonandolo di volta in volta ad un determinato archetipo di essere umano, rivelandone sorprendenti similitudini in carattere, qualità e forme.
Scopriremo così la forza lavoro del faggio, l'ingenuità e la vanità del noce, la bellezza della signora betulla, la saggezza dell'abete bianco, come il melo e il pero si siano spostati dalle campagne alle città e via dicendo.
Un libro che comunica ricordi di un tempo passato, oltre che una conoscenza di alberi e legni non comune ai giorni nostri.