lunedì 12 novembre 2012

Dove andremo di questo passo?

Le malattie del pianeta, bene o male, si conoscono; effetto serra, riscaldamento globale, buco dell'ozono, deforestazione...Sono tutti nomi che si sentono spesso. Ma quanto si fa effettivamente per debellarli?

Esistono diversi studi che illustrano come saremo di questo passo tra qualche anno; come conseguenza del riscaldamento globale, si scioglieranno ulteriormente i ghiacci artici e provocheranno un nuovo innalzamento del livello del mare. Fino a qui, nulla di nuovo: ma che significa?
Vuol dire che in qualche anno città come Venezia, New York e Amsterdam sarebbero totalmente sott'acqua. In pochi anni, sarebbe annullata la vita in moltissime città vicine alla costa. Saremo sempre di più, in sempre meno spazio.
Inoltre aumenterebbe la desertificazione in diverse aree del pianeta, perderemo molte specie animali e vegetali, ci sarebbero sempre meno zone verdi e sempre più cemento. L'aria sarebbe irrespirabile, poichè mancherebbero le piante a sufficienza per purificarla. L'acqua potabile diventerebbe sempre di più un bene per pochi ricchi (anche se a ben vedere, già oggi è così). E, per finire col botto, la crisi del petrolio, che come sappiamo, è destinato a finire...anzi, secondo alcune fonti, sta già finendo adesso.

Come evitare tutto questo?
La soluzione più immediata sarebbe molto semplice; diminuire drasticamente i nostri consumi.
E si tratta di una ricetta molto scomoda in una civiltà che si basa sull'incremento "infinito" di questi ultimi.
Inseguire quest'utopia è esattamente l'opposto di ciò che serve in questo momento al pianeta.
Si dovrebbe ritornare ad uno stile di vita più sobrio, si dovrebbe tagliare il superfluo, dovremmo attuare una sorta di moderno "rasoio di Okham" nel nostro stile di vita.
La realtà però è che le politiche degli ultimi anni sono state indirizzate, a senso unico, nella direzione opposta.
Il cambiamento dovrà avvenire prima in noi stessi, con tante piccole accuratezze; scegliere la bici o o mezzi pubblici invece dell'auto, contenere il nostro consumo di acqua e di corrente, spegnere radio, tv e computer piuttosto che tenerli in stand-by, scegliere prodotti a kilometro zero, differenziare i nostri rifiuti...insomma, semplicemente con un semplice occhio di riguardo per come viviamo si possono migliorare molti aspetti della nostra vita!

Se non impareremo a contenere la nostra impronta ecologica, il nostro futuro sarà quello che ho descritto in alto...è davvero questo che vogliamo? La nostra negligenza e i nostri sprechi condurranno solo alla distruzione.

Se ti è piaciuto, vedi anche C'era una volta la foresta oppure Decrescita, stop al consumismo oppure Overshoot day

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